“Da sempre il mondo settario non ama particolarmente chi se ne occupa”. Questa è la constatazione di Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni, autori del documentatissimo libro-inchiesta “Nella setta” (Fandango Libri, 2018). Questi Autori osservano che «c’è un mondo oscuro che si muove fra potere, politica e business. Un mondo che si costruisce sulla pelle non dei più deboli, ma di persone che vivono momenti di difficoltà. … A vivere in questo mondo sotterraneo sono quattro milioni di italiani». I due Autori hanno attraversato l’Italia, si sono infiltrati in alcuni gruppi, hanno incontrato affiliati ed ex adepti, persone inghiottite in quella zona grigia al confine tra l’adesione a una nuova religiosità e la manipolazione psicologica; si tratta di una zona resa ancor più grigia a causa dell’inspiegabile vuoto normativo presente nell’ordinamento del nostro Paese. Proprio per questo è meritorio il lavoro realizzato da Piccinni e Gazzanni, che si innesta su un filone d’indagine che, nel recente passato, ha visto all’opera anche Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, con il loro Occulto Italia (Milano BUR, 2011)
Anche il libro di Piccinni e Gazzanni prova a tracciare una mappa, per quanto non esaustiva, dei gruppi settari presenti in Italia, avvalendosi pure delle testimonianze dei fuoriusciti, a proposito dei quali si menzionano le testimonianze di alcuni ex Testimoni di Geova (pp. 199-210), le quali menzionano anche il modo di gestire il problema degli abusi su minori nelle congregazioni geoviste; del geovismo si evidenziano anche aspetti patrimoniali poco indagati (pp. 276-284).
Non si può che essere grati anche a C. Gazzanni e F. Piccinni per aver messo a disposizione dei lettori inchieste non addomesticate, la cui lettura illuminerà la zona grigia delle sette in Italia.
Achille Aveta